Ghitta Carell e il potere del ritratto

18 aprile - 17 maggio 2013
a cura di Diego Mormorio

La Fondazione Pastificio Cerere presenta, da giovedì 18 aprile a venerdì 17 maggio 2013, un’ampia retrospettiva dedicata alla celebre ritrattista Ghitta Carell (1899-1972), a cura di Diego Mormorio – affiancato da un comitato scientifico composto da: Ottavio Celestino, Flavio Misciattelli, Stefano Palumbo e  Marcello Smarrelli – con oltre 150 fotografie che restituiscono la testimonianza della storia di un’epoca attraverso i suoi protagonisti, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta.

La mostra, voluta e sostenuta da Elsa Peretti Presidente delle Fondazioni Nando e Elsa Peretti, in collaborazione con la Fondazione 3M che ha fornito per l’occasione la maggior parte del patrimonio fotografico, vuole contribuire a riconsiderare la figura di Ghitta Carell all’interno della vitalità della fotografia italiana – e più in generale della cultura – affrontando, da una parte il tema del ritratto come questione fondamentale nella storia della rappresentazione visiva e come punto nodale dell’arte moderna, e dall’altra esaminando la produzione dell’artista all’interno degli sviluppi socio-antropologici dell’Italia del periodo in cui ha operato.

La mostra si svilupperà in un percorso che si snoda all’interno del Pastificio Cerere occupando i luoghi più suggestivi dell’ex edificio industriale: le fotografie originali saranno esposte nel silos del grano, oggi spazio espositivo della Fondazione Pastificio Cerere, i personaggi ecclesiastici nello Studio d’arte contemporanea Pino Casagrande, i soggetti femminili al Ristorante Pastificio San Lorenzo e il corpus restante delle opere, numericamente il più consistente, presso lo Spazio Cerere.

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Ghitta Carell, Autoritratto, 1960. Copyright Archivio Fotografico Fondazione 3M